Ne ho pescato un altro!

Vagando tra i soliti forum dedicati alla scrittura dove esercito giornalmente la mia azione di spamming, sono incappato in questo LA SORGENTE DI NOS - Il miracolo, scritto da Renato Turini e pubblicato dalla case editrice Sovera.

Mi sembra ormai evidente che in Italia ci sono veramente tanti autori emergenti appassionati di fantasy, e che per di più devono essere anche bravi visto che - bene o male - riescono quasi tutti a pubblicare qualcosa.

Verrebbe quasi voglia di provare a cambiare genere per vedere se magari gli editori sono più bendisposti (forse meno maldisposti è l'espressione più adatta) verso il fantasy piuttosto che la fantascienza... magari la prossima volta invece che sui gatti scriverò un libro sui draghi, poi aggiungo un paio di elfi (di cui uno rigorosamente oscuro) ed è fatta ^^

Come consueto, due righe di presentazione da parte dell'autore:

L'acqua verde che sgorga dalla Fonte di Nos è la prelibatezza locale di Im, nonché sua maledizione. Per gli abitanti di questo splendido villaggio del fantastico mondo di Ognos, bere questo liquido verde è diventata una vera e propria necessità organica. Nessuno osa rinunciare ai poteri magici di questo liquido, nessuno tranne Elixam, un impavido fanciullo. Toccherà a lui, tramite mille peripezie, salvare il villaggio dai poteri malefici dell'acqua.

Eludendo i confini tra l’esterno e l’interno, e tra il personale e l’universale, l’autore ci offre un viaggio alla riscoperta di quella purezza ed innocenza che precede l’esistenziale senso di separazione, sostenendo che cambiare sé stessi equivale a cambiare l’universo intero.


Vi consiglio inoltre di visitare le pagine web dedicate a Renato Turini e a questo suo romanzo, perché sono veramente ben fatte.

Link correlati:

He - Art, di Renato Turini

La sorgente di Nos - Il miracolo

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto quanto era scritto sul sito (molto carino) e i due caitoli scaricabili gratuitamente e purtroppo devo dire che il romanzo meriterebbe pure, se non avesse bisogno di un editing molto approfondito.
Ci sono alcune parti che mi convincono poco: l'uso di termini del tutto inappropriati o che suonano male ("mondezza" per esempio) o i frequenti cambi di tempo nella narrazione (prima al passato, poi al presente e via così).
Le note a pié di pagina, poi, amdrebbero del tutto bandite: in un lettore "medio" provocano irritazione e fannoperdere il filo del discorso costringendolo a staccare gli occhi dalla frase che sta leggendo per guardare in basso.
Così facendo il testo perde coerenza e interesse.
Altre scelte dell'autore (per me discutibili) riguardano l'inserimento di nomi geografici o di persona ricavati invertendo parole esistenti, come la Terra di Ongos (cioè Sogno letto al contrario) e Otaner (cioè Renato, da cui arguisco che sia l'alter ego dell'autore).
Sono artifici simpatici se si intende scrivere una parodia o qualcosa del genere, ma se l'argomento è serio saltano subito all'occhio del lettore meno sprovveduto e provocano un diffuso senso difastidio e di già visto.
Vien quasi da pensare che l'autore non abbia voluto compiere nemmeno la fatica di inventare dei nomi originali per la sua opera.
Ovviamente nulla posso dire sulla trama o lo svolgersi degli eventi avendo letto solo degli spezzoni, ma se questi sono i capitoli che l'autore ha scelto per presentare la sua opera, non lasciano sperare alcunché di buono riguardo al resto.

ps: so che sarebbe più utile postare tali critiche sullo spazio web dell'autore, ma non ho trovato la pagina apposita.

Glauco Silvestri ha detto...

Ahimé la fantascienza in Italia non "tira"... se non proviene dagli USA. :/
Fantasy? Mah... prova. Io alla fine ho scritto un Thriller con qualche farcitura di mitoligia... ed è passato! :D

Però, nel 97 ho pubblicato una trilogia di fantascienza (beh, l'ultimo libro non è mai uscito perché è fallita la casa editrice), quindi, la speranza è l'ultima a morire!! :D

Glauco Silvestri ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Glauco Silvestri ha detto...

Ops.. ho messo mitoligia... invece che mitologia... :P (e avevo pure sbagliato il commento in cui correggevo l'errore... per cui l'ho cancellato! Devo dormire di più la notte...)

Simone ha detto...

Fabbiuzz: non so che dirti, io non seguo molto il fantasy e se leggi la mia recensione del signore degli anelli ti fai un'idea del perchè. L'editing è la bestia nera degli autori emergenti, nel senso che nessuno vuole fartelo oppure ti obbligano a scrivere quello che vuole l'editor. In caso l'autore risponderà qui, ma se vuoi parlarci sul suo sito mi pare che ci sia l'email.

Glutchov: secondo me il fantasy invece va benino, visto che se vai in libreria trovi trilogie su trilogie quando per altri generi è quasi impossibile pubblicarne uno, di libro. Credo che la genialata sia stata proprio questa: inventarsi un modo per vendere 3 libri al posto di uno! ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Beh, controllerò meglio il sito :)

Tornando all'argomeno principale, Simone si chiede se non sia meglio per lui abbandonare la fantascienza per il fantasy.
Anni fa io cercavo di scrivere generi diversi da quelli che poi ho scelto: venivano fuori delle ciofeche illeggibili.
Da quel giorno decisi che avrei scritto solo di quello che conoscevo o sentivo "affine".
Ciò non mi ha impedito di inserire nei racconti ampie digressioni verso generi con cui ho meno dimestichezza (il giallo di tipo "puzzle" per esempio o il thriller politico), ma sempre utilizzandole ai fini della narrazione.
E per quanto riguarda il fantasy, ho scritto un libro (mandato al premio fantasymagazine) e sto finendo di scriverne un altro ambientato nello stesso mondo con altri personaggi e situazioni: si tratta di un genere che ritengo "insidioso", specialmente perché, a differenza della fantascienza che leggo fin da quando avevo sette anni, il fantasy è una scoperta piuttosto "recente" cui ho guardato sempre con diffidenza.
Ho affrontato la cosa più come una sfida alle mie capacità: vediamo se ce la faccio, mi sono detto. Per ora procede, chissà cosa mi riserva il futuro.

Insomma Simò, sto passo fallo se proprio te la senti.
Pe eventuali consigli, supporto, feedback di qualsiasi genere io sono qui.

Anonimo ha detto...

dimenticavo una cosa.

Gloutchov: di cosa parla la tua trilogia? :)

Anonimo ha detto...

Secondo me ci sono dei periodi in cui alcuni generi letterari vivono una seconda giovinezza oppure perdono (fortunatamente) la taccia di letteratura minore o di serie B.
Questo è indubbiamente il periodo del fantasy, e forse non è un caso che il film de Il Signore degli Anelli conservi ancora una tangibile eco di successo.

Si tratta alla fine di mode, di ritorni e passati.

A me personalmente non frega niente e leggo ciò che più mi aggrada anche se il critico del giorno afferma che quel genere o quell'autore sono immeritevoli di pubblicazione.

Forse per un autore è diverso. Magari, per essere pubblicato, deve sfruttare la corrente del momento. Però non ne sono convinto; ognuno di noi ha delle affinità (che non so bene se siano insite nel nostro DNA o si siano sviluppate con il tempo). La mia idea tuttavia è che queste inclinazioni personali debbano essere assecondate più che "tradite".

Ciao, dacty

Anonimo ha detto...

Da quanto ho capito è un fantasy per ragazzi (mi pare di aver accennato al "fantasy per ragazzi" su WM), o no?

Simone ha detto...

Ah, ma chi era ieri tutta quella gente? Sembra che sia tornata un po' di calma ^^

Fabbiuzz, Dacty: l'idea di passare al fantasy era una battuta, e poi a ben vedere è già fantasy il libro dei gatti. Poi per me il genere è ininfluente e serve più a suddividere i libri sugli scaffali che altro. A me piace l'idea di cambiare genere a seconda di quello che mi colpisce in un determinato momento per dire poi le stesse cose (mi viene in mente Stanley Kubrick che ha fatto fantascienza, horror, mainstream, guerra...)

Federico: ma parli della trilogia di gloutchov o del libro di Renato? Se copi-incolli il tuo commento sul fantasy per ragazzi mica si offenderanno lì alla WM, spero... personalmente, se non altro Harry Potter (che altro fantasy per ragazzi esiste?) rappresenta qualcosa di nuovo, e i primi tre libri mi sono piaciuti molto. Gli altri un po' meno, ma ormai tocca vedere come finisce ^^

Anonimo ha detto...

Eccomi.
Intanto grazie per aver visitato il sito ( mi riferisco innanzitutto a Fabbiuzz) e per aver lasciato un commento.
Che dirti, Fabbiuzz, probabilmente è vero che il libro avrebbe avuto bisogno di un editor che sistemasse alcune cose, ma non c'è stato ( è tutta farina del mio sacco) e, dato che fare lo scrittore non è il mio mestiere ma il mio è stato un'"expliot" nato per gioco, di più non potevo fare.
La storia e il contenuto sono gli elementi su cui ho puntato e che mi hanno portato a credere in ciò che facevo, pur essendo consapevole dei limiti stilistico/tecnici.
Perchè "mondezza" suona male? No, vabbè, è solo una curiosità, e questo tipo di impressioni, spesso, sono molto soggettive.
Per quanto riguarda la scelta dei nomi, ho voluto lasciare la possibilità di scoprire quale ruolo o significato fosse legato a quel personaggio o oggetto,e sfido a trovarli tutti, i significati.
Alcuni sono banali, altri meno.
Se inventavo nomi casuali il libro avrei faticato meno, credimi, e il libro si sarebbe potuto "capire" solo su uno o pochi livelli.
Scoprendo invece il significato dei nomi si può entrare in contatto con più precisione con ciò che intendevo rappresentare e con un significato più ampio.
I cambi di tempo sono relativi solo a quel capitolo ( il libro è scritto al presente e ti assicuro che è più difficile che scriverlo al passato),perchè narra di ciò che successe poco tempo prima, riprendendo poi il momento attuale.
Per quel che dici delle note, sì, mi trovi d'accordo, ma scrivere intercalari continui immezzo alla narrazione ( tipo King), oppure scrivere come se tutti conoscessero quel mondo e spiegarlo piano piano ( vedi:"Dune") mi è sembrato ancor più irritante, così ho scelto le note.
Un caro saluto.
Rèn

Anonimo ha detto...

la presentazione del libro è ben fatta ma questo non significa nulla ...
e mi fermo qui non amo il fantasy , anzi mi da fastidio, infatti non ho mai letto né i libri del maghetto nè altre trilogie o quadrilogie.
quindi non credo che leggerò quell di un esordiente
specie per quanto detto da fabbiuzz

sono estremamente favorevole.
all'editing

Il mio romanzo la tana del salmone è stato editinghizzato da una bravissima editor ..ed è migliorato. All'inizio magari c'è un moto di rivolta ma poi si ragiona...

Simone ha detto...

Anche a me sta bene l'editing, ma fino a un certo punto. Mi sta bene se qualcuno prende un mio libro e mi corregge gli errori o le contraddizioni (anzi benissimo, visto che non devo farlo io ^^), ma non mi sta tanto bene quando si mettono a cambiare e riscrivere perché magari "è meglio così".

Non vi sembra che certi romanzi (tipo le trilogie fantasy, appunto) siano scritti un po' tutti allo stesso modo? Secondo me è anche per via dell'editor, che sarà sempre lo stesso ^^

Poi quando toccherà a me mi fiderò della persona a cui mi affideranno e accetterò ogni modifica... tanto potrò sempre dare la colpa a lui in un secondo momento ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Mi sono sempre chiesto anche io come sia possibile che in libreria si trovino sempre una marea di fantasy, trilogie, di scrittori stranieri ed italiani. Beh, negli ultimi anni ha fatto gioco da leone Harry Potter. Credo, infatti, che molti lettori di questo genere siano perlopiù adolescenti che, con il passaparola, forniscono un discreto zoccolo duro al genere..

Anonimo ha detto...

Come dice Simone, e mi trovo d'accordo, anche io avrei voluto un editor, su cui, oltremodo, avrei potuto scaricare una parte della responsabilità rispetto ad eventuali critiche.
Ma non avevo soldi per affidarlo ad un editor, del quale poi, avrei voluto fidarmi.
La casa editrice non lo ha fatto, c'è stata solo la correzione delle bozze.
E comunque credo che, da una parte, mi avrebbe dato fastidio rileggere certe frasi "rigirate" in un modo più elegante ma meno "significativo", vero Simone?
Ecco tutto.
Ciao.

Elixam

P.S. Il mio non è affatto un fantasy per ragazzi.

Anonimo ha detto...

[quote]la presentazione del libro è ben fatta ma questo non significa nulla ...
e mi fermo qui non amo il fantasy , anzi mi da fastidio, infatti non ho mai letto né i libri del maghetto nè altre trilogie o quadrilogie.
quindi non credo che leggerò quell di un esordiente
specie per quanto detto da fabbiuzz [quote]

... attento "Salmone", a non abboccare all'amo!

Anonimo ha detto...

caro elixam
a)commento con il mio nome e cognome (raffaele abbate) ed mi piacerebbe essere chiamato almeno con il nome e non con una parte del titolo del mio romanzo
b) hai quotato la mia opinione potrà non piacerti e mi spiace ma è così ...non amo il fantasy e non cambio idea
c)cosa centra l'abboccare!
d) se si pubblica ci si mette in gioco quindi si deve accettare che ciò che si è scritto a qualcuno non piaccia
e) oltretutto non ho dato un giudizio negativo ho detto solo che non amo il genere

Simone ha detto...

Raffaele: a me è parsa più una battuta sul fatto che a lui non piace il thriller, riferita al titolo del mio post "ne ho pescato un altro". Probabilmente non ha visto che il tuo libro è "passato" la settimana scorsa... ^^

Simone

Anonimo ha detto...

...era una battuta innocente, non era intenzione mia offendere nessuno.
Raffaele, il tuo è stato un post che forse non ho capito io.
Mi è sembrato come se un maschio entra in un negozio di abbigliamento femminile e dice alla commessa (o al sarto): "Io non mi metterò mai questa roba".
Ma allora che entri a fare nel negozio se tanto già a priori sai di non poter lasciare nessun tipo di parere con cui si possa fare uno scambio, dato che il fantasy non ti piace a priori?
Ma forse ho inteso male io...
L'abboccare era riferito al fantasy... o ai pareri degli altri...fai tu.

Anonimo ha detto...

renato la metafora del negozio è fuori luogo...
ho letto il post ed ho detto la mia
ragionando sulla presentazione (ben fatta davvero) ed il commento di fabbiuzz
tutto sia detto senza offesa
ti faccio in bocca lupo ..mica tutti hanno i miei stessi gusti

Anonimo ha detto...

ok Raffaele, ho interpretato male io, e ti chiedo scusa, ribadendo comunque che quella del salmone era davvero una battuta innocente e non "piccante".
Ricambio l' "in bocca al lupo" per i tuoi, di libri.