Le tipologie di scrittori.

Oggi ci sono arrivato, ho avuto l'illuminazione. Come gli animali, come la roba da mangiare e come gli stili di abbigliamento, anche gli scrittori sono suddivisibili in tipologie ben distinte.

Non parlo dei generi letterari (horror, fantasy, fantascienza...) che in fin dei conti sono una cavolata che si è inventato qualcuno per organizzare gli scaffali delle librerie (io scriverò di proposito un libro con un mago che si risveglia in un'astronave dove uno dell'equipaggio è posseduto dal demonio e ogni 2 pagine c'è una scena di sesso... ^^). Parlo invece dell'approccio alla scrittura: il modo in cui qualcuno si pone di fronte alla realtà e, di conseguenza, la racconta nei suoi libri.

Le tipologie degli scrittori:

Lo scrittore pessimista/depresso: scrive solo per dire che tutto è una merda. Di qualsiasi argomento trattino i suoi scritti, alla fine la storia si risolverà in malo modo e la vita dei protagonisti (quelli ancora vivi, ovviamente) affonderà nella tristezza più totale. Esempio Chuck Palahniuk o come si scrive, Giovanni Verga. I miei primi racconti, temo...

Lo scrittore fomentato: nelle loro storie c'è solo gente muscolosa che uccide tutti. I cattivi sono troppo cattivi solo per il gusto di esserlo, e ogni situazione si risolve con un conflitto fisico, a colpi di arma da fuoco, all'arma bianca o con incantesimi letali. Esempio: il fantasy tipico delle trilogie alla Dragonlance, metà dei manga giapponesi (l'altra metà sono zozzi), quel tizio lì che ha scritto Conan (Robert Ervin Howard, l'ho cercato su Wikipedia ^^).

Lo scrittore intellettuale (o presunto tale): i suoi testi sono pieni di pippe mentali sul senso della vita, sulla scienza, su cose di cui importa solo a lui e argomenti di cui non frega niente manco a lui ma che per qualche motivo ne parla lo stesso. Esempio: Asimov, Boudrillà o come si scrive. Credo anch'io con Mozart di Atlantide ^^

Lo scrittore pervertito: ogni momento del romanzo è una scusa per una storia d'amore, che poi sotto sotto è una scusa per far trombare i protagonisti, che poi a sua volta sotto sotto è una scusa per tirare fuori qualche porcata che evidentemente piace all'autore. Più trombate ci sono, e più il libro vende. Esempio: alcuni libri di Stephen King, molti best seller degli ultimi anni (devo proprio dirvi i titoli?). Spero in futuro anch'io, così faccio i soldi ^^

Lo scrittore che lo fa per soldi: i suoi libri non sono che la squallida ripetizione di libri scritti da altri un secolo fa. Non ci sono spunti originali, non c'è ironia, non ci sono personaggi memorabili e non ci sono colpi di scena indimenticabili. Un compito in classe ben fatto, che non si sa perché vende pure un sacco di copie. Probabilmente, insieme allo scrittore pervertito è l'unico che con questo lavoro ci campa davvero. Esempio: prendete un thriller a caso in libreria. Funziona anche per i film d'azione.

Lo scrittore ottimista: il contrario di quello depresso. I protagonisti hanno spirito d'iniziativa e superano le avversità. Le storie sono allegre, qualsiasi cosa terribile accada si ha sempre la sensazione che comunque la vita è bella. Sembra quasi che l'autore si sia divertito a scrivere, cosa questa abbastanza rara. Esempio: i primi tre Harry Potter (poi la Rowling è passata nella categoria subito prima di questa ^^).

Lo scrittore melodrammatico: Una specie di scrittore pessimista, solo molto più agguerrito. Ogni momento è buono per tirare fuori qualche pippone sull'infanzia, il lavoro, la sofferenza, la famiglia... tutto in chiave melodrammatica, appunto. Questa cosa mi ricorda mio padre... ah, il mio povero padre che lavorava la terra nei campi sotto il sole! Ah, il lavoro dei campi che ti spacca le mani e tu sei lì che soffri! Ah, la fatica che piegava il mio povero padre sotto il suo peso, e lui lì costretto a un duro lavoro su quell'arido campo... insomma, un incubo! Esempio: mi vengono in mente troppi autori italiani, ma nominarli a questo punto della mia carriera (ma quale?) potrebbe costarmi pesanti ripercussioni... magari ne riparleremo in futuro ^^

Simone

17 commenti:

Anonimo ha detto...

io scrivo per intrattenere.
il mio unico scopo è far divertire prima me stesso e poi l'eventuale lettore.
a quale categoria appartengo?

Anonimo ha detto...

Dì la verità, Simone, che, aborrendo le etichette, tu le incarni tutte queste tipologie di autori. ^^
Comunque questo post mi ha fatto sbellicare dal ridere: forse che sia nato un nuovo scrittore comico?
Ciao, dacty

Glauco Silvestri ha detto...

E io che sto pubblicando un thriller, con divagazioni sulla mitologia celtica, una scena di sesso, e un briciolino di amore per la mia città?

In che categoria mi metti? :D

Post Spettacolare! ;)

Anonimo ha detto...

divertentissimo
in parte mi ci ritrovo
ma non ti dico in quale

;-)

Simone ha detto...

Fabbiuzz: guarda che non conta il perché "pensi" di scrivere, ma quello che vedono gli altri ^^

Dacty: come dicevo a Fabbiuzz, sono gli altri che decideranno in che categoria mi trovo... "comico" non è sufficiente, c'è

Gloutchov: dipende da quanto sesso c'è in questa scena. Io ti consiglio di abbondare, se vuoi vendere ^^

Raffaele: guarda che t'ho inquadrato dal primo post, io ho occhio per queste cose ^^

Simone

Anonimo ha detto...

quale Simone?

vedo il tuo bluff

Anonimo ha detto...

Simpatico e realistico il tuo post. Comunque tutti gli "stili", da te analizzati, rappresentano vita vissuta nella quale noi esseri umani ci identifichiamo, proprio come nella tua analisi.
;-))

Ciao, a presto.
Antonio

Simone ha detto...

Raffaele: a parte quello che "spamma" (come dicevo in un post un secolo fa) direi un mix tra lo scrittore pessimista e quello pervertito. C'ho preso? Dai che così vendi il doppio dei libri ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Io penso di essere lo scrittore presunto intellettuale! Con le pippe mentali sul significato della vita ecc... Immagino già cosa diranno quando metterò online e su Lulu il romanzetto nuovo... Spero la gente apprezzi le citazioni di autori classici. :S

Anonimo ha detto...

vendite certamente ma anche soggetto per un film

così si fa la grana

Simone ha detto...

Fede: il libro su Lulu non vedo l'ora di leggerlo, e le citazioni me le spiegherai ^^

Raffaele: forse davvero il film può essere la "svolta". Oppure un bel cartone animato per il mio libro dei gatti ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Certo che con questo post rischi due cose; o gli aspiranti scrittori, e gli scrittori, la prendono a ridere, o puntano la mannaia verso le tue parti..
;)
In ogni caso, per cortesia, massimo rispetto al maestro VERO del fantasy:
Robert Ervin Howard. Ti consiglio anche i fumetti, di Conan: autentici piccoli capolavori di narrativa!
Ciao!

Anonimo ha detto...

abituato al template nerissimo...quando mi so trovato in un blog color mare sono rimasto un attimo accecato... :O

Simone ha detto...

Keypaxx: ho un amico appassionato di Conan, io sinceramente ancora non l'ho letto. A detta del mio amico è molto bello, comunque ^^

Shadow: sto litigando con il template, non so alla fine di che colore sarà. Mi sa che torna nero ^^

Simone

Anonimo ha detto...

in effetti...stai cambiando troppo spesso...ghghgh

Simone ha detto...

Be'. alla fine è venuto caruccio, no? ^^

Simone

Anonimo ha detto...

ah ecco
torna al nero dai
non è possibile che perchè qualche mentecatto occhi di talpa dice che si legge male tu gli credi
io leggo benissimo nero su bianco
e poi un pò di spocchia ci vuole
voto per il ritorno al black